lunedì 28 giugno 2010

Oceano mare

Avrei voglia di scoprire cosa c'è dietro quella siepe. Mi alzo sulla punta dei piedi per tentare si sbirciare oltre. Ad un certo punto arrivi tu, da dietro, che mi sollevi. Sorrido.
Ma scopro un orizzonte sconfinato, vasto, che farebbe un pò paura a guardarlo da sola. Però ci sei tu. E capisco che questa consapevolezza può bastarmi.

L'immagine dell'oceano rende benissimo l'idea. Un oceano oltre la siepe.

sabato 26 giugno 2010

Il gatto del limone

Racconti e intrecci. Un gatto che torna quando ti sente, a reclamare del latte, che lappa con insolente frenesia da un bicchiere di plastica adattato apposta per lui. Un graffio, la delusione. Una carezza fugace, ecco cosa basta poi per farti sorridere di nuovo al pensiero del gatto. E ne attendi il ritorno, dopo una settimana di assenza da casa, e stranamente ricompare sotto il tuo albero di limoni, con un unico limone sopra, un pò rachitico, ma giallo intenso. Da dove è sbucato fuori? La prima volta stavamo volteggiando nel cortile, stessa scena: ecco il gatto del limone! Reclama cibo, poi l'affetto glielo vuoi fare tu. Ma lui è un selvaggio. Però è tornato. Vuol dire qualcosa?

lunedì 21 giugno 2010

Destino o fato?

La vita è imprevedibile e noi non siamo niente.

mercoledì 9 giugno 2010

Tramonto

Sono gli ultimi giorni di corsi, l'ho realizzato solo stamattina, mentre facevo gli esercizi di probabilità insieme a Ciro, Luigi, Gianpaolo, Annabella. Gli ultimi giorni. E poi... Il sole sorgerà ancora.

venerdì 4 giugno 2010

El Che!

Quanto tempo è passato da quel giorno d'autunno
di un ottobre avanzato, con il cielo già bruno,

fra sessioni di esami, giorni persi in pigrizia,
giovanili ciarpami, arrivò la notizia...
[...]
Si offuscarono i libri, si rabbuiò la stanza,
perché con lui era morta una nostra speranza:
erano gli anni fatati di miti cantati e di contestazioni,
erano i giorni passati a discutere e a tessere le belle illusioni...

"Che" Guevara era morto, ma ognuno lo credeva
che con noi il suo pensiero nel mondo rimaneva...

Passarono stagioni, ma continuammo ancora
a mangiare illusioni e verità a ogni ora,
anni di ogni scoperta, anni senza rimpianti:
" Forza Compagni, all'erta, si deve andare avanti! "

E avanti andammo sempre con le nostre bandiere
e intonandole tutte quelle nostre chimere...
In un giorno d'ottobre, in terra boliviana,
con cento colpi è morto Ernesto "Che" Guevara...

Il terzo mondo piange, ognuno adesso sa
che "Che" Guevara è morto, mai più ritornerà,
ma qualcosa cambiava, finirono i giorni di quelle emozioni
e rialzaron la testa i nemici di sempre contro le ribellioni...

"Che" Guevara era morto e ognuno lo capiva
che un eroe si perdeva, che qualcosa finiva...
"Che" Guevara era morto e ognuno lo capiva
che un eroe si perdeva, che qualcosa finiva...

E qualcosa negli anni terminò per davvero
cozzando contro gli inganni del vivere giornaliero:
i Compagni di un giorno o partiti o venduti,
sembra si giri attorno a pochi sopravvissuti...

Proprio per questo ora io vorrei ascoltare
una voce che ancora incominci a cantare:
In un giorno d'ottobre, in terra boliviana,
con cento colpi è morto Ernesto "Che" Guevara...

Il terzo mondo piange, ognuno adesso sa
che "Che" Guevara è morto, forse non tornerà,
ma voi reazionari tremate, non sono finite le rivoluzioni
e voi, a decine, che usate parole diverse, le stesse prigioni,

da qualche parte un giorno, dove non si saprà,
dove non l'aspettate, il "Che" ritornerà,
da qualche parte un giorno, dove non si saprà,
dove non l'aspettate, il "Che" ritornerà !

Codice morse.

In genere quando si disegna un cerchio su un foglio lo si disegna chiuso. Mi sembra di essere tornata al punto di partenza. Però mica mi dispiacerebbe poi tanto. Alla fine, tutto è nato dal primo archetto tracciato.

Comunque, quello che davvero è insopportabile di questa lontananza è che ci sono dei momenti in cui ho davvero un bisogno, direi intrinseco, di vederti. Non nasce da una causa. E' effetto di se stesso. Non si associa a niente, semplicemente a strane congiunzioni di eventi che inducono uno stato di insofferenza sofferta.
Ciò che sembra troppo chiaro è incomprensibile, criptico.