A mancare è la quotidianità. Le cose semplici. Svegliarmi e osservare mio padre in cucina che mette la macchinetta del caffé sul fuoco; trovare le magliette stirate sul letto; trovare sulla scrivania un bigliettino scritto da mia madre che mi dice che ha chiamato Tizio; mia madre che mi chiede cosa voglio mangiare domani; mia madre che mi risponde spazientita; mio fratello che a volte non mi risponde proprio; organizzare l'uscita del sabato da sera con i miei amici; prendere il pullman Scafati Monte S. Angelo ogni mattina; giocare a carte/studiare al Dipartimento (quello che sento mio); vedere le facce dei miei amici all'università; seguire i corsi in quelle aule troppo calde d'estate e troppo fredde d'inverno. Sento nostalgia di tutto, di tutti.
Milano è bella, ma non è casa mia e il Dipartimento di Matematica qui non è il mio Dipartimento. Spero lo diventerà, ma non potrà mai prendere il posto del "Renato Caccioppoli".
Caccioppolini, mi mancate!
Nessun commento:
Posta un commento