sabato 16 marzo 2013

Memorandum

C'è un post che è piuttosto attuale e appropriato alla fase di cambiamento che sto attraversando: l'ho scritto poco più di un anno fa, non a caso alla fine di un periodo, quello del mio Erasmus in Olanda. Ebbene, anche oggi scrivo per la fine di una fase, la fine della mia prima esperienza lavorativa, perché la prossima è la mia ultima settimana di lavoro presso Marsh Risk Consulting Srl.
La "tristezza" iniziale si è dissolta velocemente: ha prevalso il senso di libertà, nuove prospettive e nuovi orizzonti si sono subito aperti. Il senso di vuoto è stato riempito da una sensazione di possibile pienezza, dal futuro appagamento e dal sogno.
E' come se mi fossi riappropriata in prima persona del mio futuro. In fondo, l'incertezza incarna il futuro stesso e l'improvvisa sparizione degli schemi precostituiti nella propria mente del proprio futuro rendono più flessibili e riattivano i neuroni e le strategie da adottare.

In questo momento sono incerta sul mio futuro, ho delle scelte da fare, ma le cose successe in questi 15 giorni sono molto positive e questo mi rende molto felice. Sono tranquilla perché il mio futuro è solo mio, è nelle mie mani e nessuno decide per me, il fatto che io possa scegliere mi dà molta forza e anche se le scelte spaventano saranno salti nel vuoto consapevoli e con un paracadute (più paracadute di emergenza).

Sgrido me stessa per essere stata giù di morale nei primi giorni di marzo, sgrido me stessa per essere stata pessimista sul mio futuro, sgrido me stessa perché temevo di non poter scegliere.
Soprattutto, e che questo mi serva di lezione, sgrido me stessa per essermi fermata e per non aver continuato a cercare il meglio possibile. Il meglio per me.




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