martedì 18 maggio 2010

Rischiare o non rischiare, questo è il problema

Quando ho pensato per la prima volta di volermene andare? Penso che ci ho pensato da subito, da quando ho iniziato l'Università quasi tre anni fa. Perchè ci ho pensato? Perchè non è poi una cosa così strana, Davide studia a Milano, certo è dura, ma se ne vale la pena perchè non farlo? E' un'esperienza importante, non facile, ma importante perchè io ho voglia di crescere, ho voglia di misurarmi con la realtà, voglio fare la spesa, badare a me stessa, cucinarmi, lavare i miei vestiti, indossare vestiti non stirati se manca il tempo di stirarli, fare le pulizie, condividere la casa con gente sconosciuta che eventualmente sia da conoscere, conoscere un'altra città, conoscere altre persone, iniziare una nuova vita. Vorrei frequentare un'Università di cui essere davvero soddisfatta, che mi permetta di entrare in contatto con gente di ogni nazionalità, di aprire la mia mente ad altre culture, di assorbire il più possibile da persone che hanno tanto da dare, di dare a mia volta ciò che ho da offrire, di sentirmi anche sola, a volte fa bene scuotersi un pò. Io voglio andare via da qui, ne sento il bisogno, ecco. Credo sia un bisogno concreto, non dettato da un capriccio ma semplicemente dal desiderio di esplorare me stessa e il resto. E' così necessario? Necessario è una parola grossa, per me l'unica cosa necessaria è sorridere. Cosa mi spaventa? Mi spaventa il trancio netto di questo cordone ombelicale che vuol dire andare via. Mi spaventa il mio possibile fallimento. Che significa? Ho paura di commettere errori di valutazione, di non essere capace di stare sola, di non essere in grado di costruire una nuova vita, di non saper dare gli esami in un'altra Università. Il non sapere mi spaventa. Il non sapere se sono pronta o meno. So perchè voglio farlo, non so se ci riuscirò perchè non so se riuscirò.

Il mio approccio alle cose è da cambiare. Forse per cambiarlo devo prendere il rischio. Forse un grande successo sarebbe proprio imparare a prendere il rischio. Che ne dite?

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